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  • Dottor Marco Giannini Medico e chirurgo estetico

Un piccolo grande problema.. le "orecchie a sventola".


Le Orecchie a Sventola (o ”ad ansa”, come si definiscono da un punto di vista anatomico) sono uno dei difetti estetici più diffusi: i padiglioni auricolari sono un po’ troppo sporgenti e distanti dalla nuca.

Questo “difetto” è dovuto ad una malformazione della cartilagine che costituisce lo scheletro portante dell’orecchio.

Con l’età, l’imperfezione può diventare un complesso. Le Bambine se lo pongono già attorno ai 10 anni, i Ragazzi verso i 15. La correzione di un difetto, soprattutto se è molto evidente, serve ad evitare disagio e insicurezza.

Gli Adulti hanno diversi tipi di motivazioni: sentirsi più gradevoli, o meno buffi. Qualcuno non riesce ad accettare la propria immagine. Non occorre che l’imperfezione sia molto evidente: alcune persone si rivolgono al Chirurgo anche quando il difetto è quasi impercettibile.

Per risolvere il problema c’è un semplice intervento chirurgico che si chiama Otoplastica. Si può eseguire a qualsiasi età, ma è preferibile rimandarlo almeno dopo i 7-8 anni, quando il padiglione è già sufficientemente sviluppato.

Esistono diversi tipi di operazione. La tecnica più frequente si esegue con una piccola incisione che viene praticata nel solco posto dietro l’orecchio e attraverso questa ricreare la piega mancante (antelice) e operare le opportune modifiche per ottenere un risultato gradevole e naturale. Il risultato viene stabilizzato con dei punti interni permanenti; infine l’incisione cutanea viene chiusa con una particolare colla chirurgica nei bambini, o con un unico punto di sutura negli Adulti che necessitano di una tenuta più forte, ma che si toglie senza dolore.

L’otoplastica può essere eseguita in anestesia locale, meglio se assistita dall’Anestesista.

Non è necessario un ricovero; deve però essere praticato in una struttura idonea dotata di una efficiente sala operatoria autorizzata, opportunamente attrezzata.

Si può comunque eseguire anche in anestesia generale ed in ricovero.

Prima dell’operazione il/la Paziente, o il Tutore deve leggere e firmare un consenso informato all’intervento dove sono descritte modalità, tecnica utilizzata, anestesia, convalescenza, rischi e possibili complicanze. Si tratta di un documento che oltre ad essere indispensabile ai fini legali, serve per evitare eventuali incomprensioni e ridurre così le possibilità di insoddisfazione.

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